Con Goliarda, ma non fino in fondo
Dopo averlo rincorso per settimane – data la rapidità con cui i film d’autore vengono ormai adombrati da quelli di cassetta – qualche giorno fa sono riuscita a vedere Fuori , l’ultimo film di Mario Martone . Il regista decide qui di esplorare alcuni momenti del vissuto di Goliarda Sapienza . A interpretarla è Valeria Golino , che con la scrittrice ha ormai un rapporto intimo e viscerale, consolidato anche dalla regia dell’adattamento del romanzo L’arte della gioia . In un cinema deserto – sei spettatori totali, due dei quali io e il mio ragazzo – mi sono lasciata trasportare dal film e dalle sue dinamiche. Ma se all’inizio l’esperienza mi ha coinvolta, al termine della visione ho dovuto ricredermi: probabilmente, Fuori non mi è piaciuto fino in fondo. È un’opera molto curata, a tratti interessante, ma a mio avviso scivola su un punto cruciale: la profondità e l’autenticità del suo ritratto femminile. Siamo nel 1980. Goliarda sta scrivendo L’arte della gioia , la sua opera più importan...